Bloom è una rivista semestrale che indaga il fenomeno dell’Architettura attraverso il suo rapporto con la tradizione del Moderno e la relazione con arti e filosofia. Nasce nel 2008 all’interno del Dottorato di ricerca in Composizione architettonica, coordinato da Alberto Cuomo, della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Bloom è accreditata dall’Anvur come rivista scientifica nel settore concorsuale 08.
Open Access Policy
Questa rivista fornisce accesso aperto ai suoi contenuti, ritendendo che rendere le ricerche disponibili liberamente al pubblico migliori lo scambio della conoscenza a livello globale.
Codice etico
«Bloom» è una rivista scientifica “peer-reviewed” ed “open access”che si ispira al codice etico delle pubblicazioni elaborato da COPE (Committee on Publication Ethics), Best Practice Guidelines for Journal Editors (http://publicationethics.org/files/u2/Best_Practice.pdf).
È necessario che tutte le parti coinvolte – membri del Comitato Editoriale e del Comitato Scientifico, il Direttore e i Vice-Direttori, gli autori e i referee – conoscano e condividano i requisiti etici.
1. DOVERI DEL DIRETTORE E DELLA REDAZIONE
a) Decisioni sulla pubblicazione
Il Direttore della rivista è responsabile della decisione di pubblicare o no gli articoli proposti. Il Direttore fa riferimento al Comitato Scientifico della rivista ed è vincolato ai requisiti delle leggi vigenti in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio. Il Direttore può confrontarsi con il Vice-Direttore, il Comitato Editoriale o i referee nel prendere le proprie decisioni.
b) Correttezza
Il Direttore valuta gli articoli proposti per la pubblicazione in base al loro contenuto senza discriminazioni di razza, genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento politico degli autori.
c) Riservatezza
Il Direttore e qualsiasi membro dello staff non devono rivelare qualsivoglia informazione su un manoscritto sottoposto alla valutazione della rivista a chiunque non sia l’autore corrispondente, referee, referee potenziale, consulenti editoriali, e l’editore, a seconda dei casi.
d) Conflitto di interessi e divulgazione
Materiali inediti contenuti in un manoscritto inviato non devono essere utilizzati nella ricerca del Direttore o di un membro della redazione senza l’espresso consenso scritto dell’autore.
2. DOVERI DEI REFEREE
a) Contributo alla decisione editoriale
La pratica del “peer review” aiuta il Direttore a prendere decisioni editoriali e attraverso la comunicazione editoriale con l’autore può anche aiutare l’autore a migliorare il suo testo.
b) Rispetto dei tempi
Il referee che non si senta adeguato al compito proposto o che sappia di non poter svolgere la lettura nei tempi richiesti è tenuto a comunicarlo tempestivamente al Direttore.
c) Riservatezza
Ogni testo assegnato in lettura deve essere considerato riservato. Pertanto, tali testi non devono essere discussi con altre persone senza esplicita autorizzazione del Direttore.
d) Oggettività
La “peer review” deve essere condotta in modo oggettivo. Ogni giudizio personale sull’autore è inopportuno. I referee sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi.
e) Indicazione di testi
I referee si impegnano a indicare con precisione gli estremi bibliografici di opere fondamentali eventualmente trascurate dall’autore. Il referee deve inoltre segnalare al Direttore eventuali somiglianze o sovrapposizioni del testo ricevuto in lettura con altre opere a lui note.
f) Conflitto di interessi e divulgazione
Informazioni riservate o indicazioni ottenute durante il processo di “peer-review” devono essere considerate confidenziali e non possono essere usate per finalità personali. I referee sono tenuti a non accettare in lettura articoli per i quali sussiste un conflitto di interessi dovuto a rapporti di collaborazione o di concorrenza con l’autore e/o con la sua istituzione di appartenenza.
3. DOVERI DEGLI AUTORI
a) Accesso e conservazione dei dati
Se il Direttore lo ritenesse opportuno, gli autori degli articoli dovrebbero rendere disponibili anche le fonti o i dati su cui si basa la ricerca, affinché possano essere conservati per un ragionevole periodo di tempo dopo la pubblicazione ed essere eventualmente resi accessibili.
b) Originalità e plagio
Gli autori devono garantire che hanno scritto opere del tutto originali, e se gli autori hanno usato il lavoro e/o parole di altri, che questo è stato opportunamente indicato o citato.
c) Pubblicazioni multiple, ripetitive e/o concorrenti
L’autore non dovrebbe pubblicare articoli che descrivono la stessa ricerca in più di una rivista. Proporre contemporaneamente lo stesso testo a più di una rivista costituisce un comportamento eticamente non corretto e inaccettabile.
d) Indicazione delle fonti
L’autore deve sempre fornire la corretta indicazione delle fonti e dei contributi menzionati nell’articolo. Un articolo deve contenere dettagli e riferimenti sufficienti a permettere una replica.
e) Paternità dell’opera
Va correttamente attribuita la paternità dell’opera e vanno indicati come coautori tutti coloro che abbiano dato un contributo significativo all’ideazione, all’organizzazione, alla realizzazione e alla rielaborazione della ricerca che è alla base dell’articolo. Se altre persone hanno partecipato in modo significativo ad alcune fasi della ricerca, il loro contributo deve essere esplicitamente riconosciuto. Nel caso di contributi scritti a più mani, l’autore che invia il testo alla rivista è tenuto a dichiarare di avere correttamente indicato i nomi di tutti gli altri coautori, di avere ottenuto la loro approvazione della versione finale dell’articolo e il loro consenso alla pubblicazione nella rivista.
f) Conflitto di interessi e divulgazione
Tutti gli autori devono indicare qualsiasi conflitto finanziario o altro conflitto di interesse che potrebbe essere interpretato in modo tale da influenzare i risultati o l’interpretazione del loro lavoro. Tutte le fonti di sostegno finanziario per il progetto devono essere indicate.
g) Errori negli articoli pubblicati
Quando un autore scopre un errore significativo o inesattezze nel suo lavoro pubblicato, è obbligato a comunicare tempestivamente al Direttore della rivista o all’editore e collaborare con il Direttore per ritirare o correggere il testo.